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Si riporta di seguito il comunicato stampa rilasciato alle Iene a seguito della trasmissione del 6 dicembre u.s..
Come abbiamo scritto nella news dello scorso 9 giugno, per evitare spiacevoli sorprese, affida i tuoi affari ed interessi ad un iscritto all’Ordine come i soci dello Studio Fedetto-Iafelice.

Solo chi è iscritto all’Albo è un Vero Commercialista

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ADC – AIDC – ANC – ANDOC – UNAGRACO – UNGDCEC – UNICO

Alla Redazione della trasmissione
LE IENE
Fax 02 25148915
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Roma, 7 dicembre 2016
Nel corso della trasmissione Le Iene del 6 dicembre 2016 è stato dato spazio ad un
sedicente “escapologo fiscale”, ovvero un imprenditore che vende al pubblico un
compendio in cui sono descritti consigli finalizzati alla riduzione del carico fiscale in
capo alle piccole aziende.
Si tratta di concetti pericolosi e poco approfonditi e tali da poter indurre a
comportamenti illegali sia dal punto di vista amministrativo sia dal punto di vista
penale.
Ieri sera gli ascoltatori si sono sentiti dare questi illuminanti consigli:
– cessazione della propria posizione di imprenditore individuale e costituzione di
una società a responsabilità limitata;
– addebito dei costi di trasferta a titolo di rimborsi chilometrici ed indennità di
trasferta;
– previsione di un trattamento di fine mandato per l’amministratore;
– previsione di un pagamento di royalties per l’utilizzo del marchio;
– conversione del rapporto di lavoro dipendente del coniuge dell’imprenditore
in un contratto di vendita porta a porta.
La categoria dei Commercialisti italiani nel rispetto del proprio codice deontologico, e
specificatamente in conformità all’art. 5 che impone il dovere e la responsabilità di
agire nell’interesse pubblico, non può non avvisare i telespettatori de Le Iene e tutti i
cittadini che la scelta di una particolare forma societaria o imprenditoriale per la conduzione della propria attività non può basarsi esclusivamente sulle conseguenze
fiscali, ma deve prima di tutto tenere in considerazione il tipo di attività svolta,
nonché rispettare la preparazione amministrativa dell’imprenditore, i costi diversi da quelli fiscali che tale scelta può comportare, oltre a numerosi diversi obblighi
(piuttosto onerosi per un piccolo imprenditore) di natura civilistica.
Nel caso di specie i “preziosi consigli” non tengono conto:
– dei maggiori costi amministrativi della gestione di una società a responsabilità
limitata rispetto ad un’impresa individuale probabilmente in regime di
contabilità semplificata;
– dell’impossibilità per il socio della società/imprenditore a responsabilità
limitata di utilizzare liberamente i proventi della propria attività per scopi
diversi da quelli imprenditoriali;
– della maggior tassazione in capo all’imprenditore stesso del TFM e dei redditi
derivanti da utilizzo di opere dell’ingegno;
– degli obblighi di monitoraggio dell’integrità del capitale sociale di una società a
responsabilità limitata;
– dei maggiori oneri legati alla registrazione e mantenimento del marchio e della
difficoltà di determinare in modo oggettivo un canone di mercato legato ad
una piccola impresa;
– dei maggiori costi amministrativi legati alla gestione della posizione del
venditore porta a porta;
– dei minori contributi versati da parte del coniuge e, probabilmente, da parte
dell’imprenditore stesso;
– del rischio che l’Agenzia delle Entrate disconosca in sede di verifica la congruità
dei canoni di sfruttamento del marchio e l’effettiva qualifica del coniuge come
lavoratore autonomo.
Un programma informativo e molto seguito come Le Iene dovrebbe approfondire
davvero le tematiche fiscali per comprendere quanto la normativa italiana sia
schizofrenica ed i controlli spesso del tutto arbitrari ed esorbitanti, ma riteniamo che
sarebbe opportuno evitare la diffusione di massa di consigli come quelli su esposti
che possono portare chi li segue a sostenere oneri ingenti in termini di sanzioni e
spese conseguenti.
La Associazioni sindacali dei Commercialisti Italiani rivendicano la professionalità degli iscritti all’Ordine, una professionalità che, in virtù di un percorso di studi ad hoc, di un esame di stato, di un percorso di formazione continua e del rispetto di un codice
deontologico, costituisce una garanzia a tutela dei contribuenti che altri soggetti, non
qualificati, non possono assicurare.
Le Associazioni sono pronte a difendere la categoria in ogni sede contro le
affermazioni fatte da qualsiasi soggetto si arroghi il diritto di denigrare i Dottori
Commercialisti e gli Esperti contabili e di dare, senza alcuna competenza e qualifica,
consulenze in tema fiscale; le stesse Associazioni si mettono altresì a disposizione per
ogni necessario approfondimento la trasmissione Le Iene intenda fare.

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